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Leggero aumento dei casi di colpo di fuoco nel 2016, in particolare in Val Venosta
Il primo caso di colpo di fuoco è stato registrato, nel 2016, durante il mese di aprile. Si trattava di un impianto di Pinova situato a Prato allo Stelvio (Val Venosta), nel quale numerose piante mostravano sintomi della batteriosi. Sorprendentemente questi ultimi si trovavano, su circa 100 meli, a livello del portinnesto. Le piante sono state estirpate. Dopo un maggio relativamente senza problemi, nel successivo mese di giugno son ostati segnalati sintomi in 9 meleti. La maggior parte dei casi, però, e nello specifico ben 55, sono stati registrati in luglio. Un altro caso in agosto, seguito da un successivo in ottobre. Nel complesso, ciò che salta all’occhio è la ripartizione geografica dei casi: dei 68 complessivi, 61 si trovavano in Val Venosta (45 dei quali nella frazione Tschengls di Lasa), 5 nel Burgraviato e 2 nell’Oltradige. Se si analizzano i casi degli ultimi 5 anni appare evidente che nel 2016 il numero dei casi ed il numero di frutteti nei quali si sono manifestati è nettamente superiore a quanto rilevato nei 3 anni precedenti. Per contro, invariato rimane il fatto che la Val Venosta è la più colpita da Erwinia amylovora. Complessivamente, quindi, l’annata 2016 è da considerarsi relativamente poco problematica.